Dal retro di copertina del vinile ECLP 2276: “Bhimsen Joshi sings” stampato nel 1962 (prima edizione) da The Gramophone Company of India (Private) Ltd (EMI).
Questo disco è il terzo LP di Bhimsen Joshi che all’età relativamente giovane di 39 anni è probabilmente il più promettente e talentuoso tra il gruppo dei giovani cantanti classici di oggi. Discepolo del defunto Sawai Gandharva – un eminente musicista del suo tempo – Bhimsen Joshi prese la sua prima formazione a Gwalior, Lucknow e Rampur da diversi insegnanti e in seguito divenne uno dei più abili esponenti della Kirana School of Music. Regolarmente, Bhimsen Joshi è un must immancabile delle stazioni radio All India dal 1941 ad oggi e lo continua ad essere. Poi è uno dei cantanti più ricercati per conferenze musicali e performance più rappresentative della musica classica indiana.

LATO A
Rāga: MALKAUNS Questa è essenzialmente una melodia notturna ed è molto vivace nell’umore. È pentatonica nella struttura in quanto consente l’uso di sole cinque note sia nell’ascesa (aroha) che nella discesa (avaroha). La seconda nota Re e la quinta Pa Pancham sono completamente tolti dalla scala mentre la terza, la sesta e la settima nota sono tutte komal. L’esposizione in alap inizia con una composizione in lento movimento limitata a un ciclo ritmico di 12 battiti noto come Ek-taal. La voce matura dell’artista fa emergere tutta la bellezza e le sottigliezze delle note tessendole in modo così accattivante che l’ascoltatore viene portato via come in uno stato di trance. Dopo aver posato le fondamenta del rāga con varie combinazioni in movimento lento, esce con fioriture di Taan, patterns che aumentano di velocità mentre passa ad un’altra composizione che si adatta all’atmosfera vivace e veloce costruita progressivamente. Questo è reso in un ritmo di 16 pulsazioni – matra uguali – noto come “Teen-taal”

LATO B
Rāga: MARU BIHAG è una sottomelodia di Rāga Bihag e di solito viene esposta nella prima parte della notte. L’umore di questo rāga è romantico e tutte le sette note della scala sono ammissibili in esso sia nella salita che nella discesa. L’artista per la parte lenta opta per la famosa composizione “Rasiya Ho Na” e questa viene contenuta nell’Ek-taal, un ritmo di 12 battiti. L’andatura lenta e aggraziata di questo ritmo offre all’artista la completa libertà di movimento, la possibilità di suonare con ingegno tutte le note del rāga in qualsiasi struttura gli sovvenga. Allo stesso modo, la flessibilità e l’incredibile gamma della sua voce gli consentono di mostrare la sua straordinaria abilità e la sua fertile immaginazione nella lavorazione di un ordine superbo. Il passaggio alla composizione con un tempo più veloce di 16 battiti è impressionante e il finale trasporta l’ascoltatore in uno stato d’animo risolutivo, determinante e di soddisfacente conclusione.