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Hanuman raggiunge il sole. Un grande musicista: Pandit Partho Sarothy. Un ospite d’onore unico: Pandit Ritwik Sanyal.

Venerdì 17 maggio 2019. Un evento unico, un regalo. Quasi un dono per l’impegno che Hanuman ha dimostrato per aver trasformato la Scuola in un vero e proprio centro culturale dove – grazie alle collettive mensili – ha riunito nei suoi appuntamenti più di centocinquanta presenze. Presenze significative: insegnanti, allievi, musicisti di vario genere curiosi delle nuove discipline proposte. Infatti dopo la lezione magistrale di canto e violino in stile indiano curata personalmente da Dr. Pv Mano Manjarie accompagnata dal nostro docente di tabla Maurizio Murdocca, Hanuman ha ricevuto un altro grande dono musicale. Venerdì 17 maggio in poco più di una settimana è stato organizzato – in collaborazione diretta con il tablista Stefano Grazia e il bansurista docente Angelo Sorato – un concerto unico: il grande Pandit Partho Sarothy con il suo magico sarod. Dalla promozione alla logistica, tutto è stato eseguito in velocità ma con molta determinazione. Consapevoli della grande opportunità lo staff si è rimboccato le maniche per offrire al pubblico una grande esperienza. (…) “Dopo una telefonica con Stefano Grazia ed essermi assicurato della logistica e tecnica, non ho mancato di raggiungere Villa San Carlo di Costabissara (VI) per un’altra figura di spicco della musica indiana, più precisamente del canto Dhrupad – che in quel periodo è stato impegnato in un seminario. Io con mio figlio Ravi abbiamo avuto l’onore di invitare al concerto il grande Pandit Ritwik Sanyal. Cosa volere di più dalla vita? Incredibile da pensare, ma la sala del concerto mezz’ora prima era ancora occupata da un gruppo di giovani per delle prove di danza, ma questo non ha fermato lo staff di Hanuman e del Centro Cuca, ambiente polifunzionale di rara bellezza che ospita da due anni le lezioni di Hanuman. Amplificazione, tappeto , cuscini in sala. Alle 21:00 le persone cominciarono a raggiungere la location increduli ancora del grande evento. Alle 21:15 entra il maestro Sanyal e sale inverosimilmente la shakti in sala, 21:20 calono le luci, si accende il fondo con il logo della scuola, io presento e saluto il pubblico. Entra il tablista Grazia e subito dopo con un sorriso raggiante il grande Partho Sarothy. Anche se il concerto era stato anticipato da un sound check velocissimo, alle prime note del sarod, il pubblico presente si rese conto che il nada, il suono sarebbe stato protagonista della serata. Dopo un primo rispettoso ringraziamento del maestro iniziano gli swarwa dal suo sarod, veri diamanti… note uniche per un primo Rāga Puriya Dhanashree. Un alap che identificava al massimo l’entità musicale. Poi jor e jhala con una melodia serale di rara bellezza. Grazie ad un pubblico intressatissimo e rispettoso l’immediato raggiungimento del rasa: compassione ed emozione! Dopo la felicità espressa con un approvazione del pubblico il maestro ‘ferma l’aria’ con il Rāga Charukeshi. Stavolta un alap breve e gioca con la risonanza di parti percosse nello strumento poi con una accorta parabola stilistica apre con un gat in madhya-vilambit (medio lento) tintāl, e minuziosamente in drut (veloce) tintāl. Sempre un Raag molto melodioso, ma relativamente nuovo anche per gli ascoltatori più allenati in quanto (a detta dei miei docenti della scuola) è un rāga adottato dalla musica carnatica in stile Hindustani. Il maestro dopo l’esecuzione e l’applauso scrosciante del pubblico ringrazia nuovamente me e lo staff, la location – a suo dire prestigiosa – e chiede umilmente se la sua opera fosse stata apprezzata e domanda altresì se avremmo voluto ascoltare ancora il suo strumento. La risposta ovviamente scontata: gli sguardi delle persone non riuscivano contenere il pieno appagamento. Inizia il Rāga Bhairavi con un alap breve ma che subito porta alla scansione ritmica del Deepchandi tāla. Una chiusura unica con la regina delle melodie. Dalla morbidezza delle note Komal e la loro resa omogenea di singolare esecuzione con piacevoli tocchi e sospensioni che incuriosirono tutti gli ascoltatori ormai immersi nella dimensione liquida di Partho Sarothy. Un raag diurno per la chiusura di un concerto serale che – anche se usato come pezzo conclusivo nei concerti – molti della scuola lo hanno visto come un augurio, una speranza di risveglio dall’ impasse che a volte colpisce noi musicisti. Nonostante l’ora e cinquanta del concerto di musica classica indiana il tempo è volato! Il tablista Grazia si inchina orgoglioso della grande serata musicale, il maestro sorride e accoglie il collega e connazionale Ritwik Sanyal con un saluto e ringraziamento sincero. Fiori nel palcoscenico ancora carico di energia per i maestri ed artisti. Dovuto l’inchino e i riconoscimenti da parte dello Staff di Hanuman al grande musicista e maestro Pandit Partho Sarothy”.

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